Milo Bianca

BIOGRAFIA



MILO BIANCA è nato a Treviso nel 1934, dove ha trascorso la giovinezza ed iniziato la sua formazione artistica frequentando gli studi di Giulio Ettore Erler, di Carlo De Roberto e di Toni Benetton.

Le sue prime esposizioni hanno avuto luogo, sempre a Treviso, in collettive alla galleria del libraio, al palazzo dei ‘300 ed all’Italia Urss.

La sua produzione iniziale risentiva della pittura veneta di inizio secolo: La scuola di Burano, Springolo, Ravenna. In seguito altri movimenti (i Fauves e gli Espressionisti Nordici), hanno influenzato la sua arte che man mano si è allontanata dalla pura figurazione e ha assunto, inoltre, una forma più materica.

A metà degli anni novanta, i soggetti tradizionali, che ancora erano intuibili nelle sue opere, hanno lasciato il posto alla raffigurazione dei sentimenti e delle sensazioni: è approdato decisamente ad un “neo informale”.

L’ascolto di “ Le catalogue d’oiseaux” di Olivier Messiaen, ha avuto un effetto catalizzante nella sua produzione artistica. Da allora le sue opere si sono rivolte quasi esclusivamente a quanto gli comunicava la musica del novecento e contemporanea, specialmente quella dei compositori più amati: Olivier Messiaen, Anton Webern, Antonio Casella, Sofia Gubaidulina, Pierre Boulez, Gyorgy Ligeti, John Cage e Giusto Pio. Specialmente a Messiaen e Boulez ha dedicato una vasta produzione di tele ed incisioni.

Milo Bianca non ha mai cessato di sperimentare con nuove tecniche espressive usando anche materiali industriali e di riciclo. Dal 2001 frequenta il Centro Internazionale della grafica “Atelier Aperto” di Venezia, con i maestri Elio Brombo, Sheryl Kerrigan e Nicola Sene. Da allora ha dato inizio ad una produzione di opere grafiche, con tecniche classiche e sperimentali.

Ha collaborato con compositori viventi: con Giusto Pio, sia nell’interpretazione grafica delle opere del maestro, che illustrando le sue composizioni multimediali pubblicate in DVD, e con Matteo Segafreddo illustrando sue composizioni strumentali ed elettroniche.

Ha sempre tenuto collegamenti col pubblico in esposizioni personali, collettive e manifestazioni internazionali, in Italia ed all’estero con riconoscimenti e premi.

Nel 1997 è stato insignito del premio Humanitas, (“...per il contributo dato alla cultura italiana…”) ed è stato invitato a far parte della “Accademia dei 500” con sede a Roma. Fa parte del club internazionale degli incisori: “Atelier aperto”, di “Il sogno di Polifilo” e della “Associazione artisti Trevigiani”.

Della sua opera si sono interessati ed hanno scritto critici italiani e stranieri: Roberta Alessandrini, Augustin Alvarez, Roberta Avallone, Carlos Benjumeda, Raffaella Bonora, Antonio Chiades, Orfango Campigli, Tiziano Cautero, Flavia Casagranda, Gianni Dazi, Enzo Dimartino, Alberto Di Graci, Antonio Faccio, Lucia Ferraguti, Giulio Gasparotti, Rosanna Ghedini, Vittoria Magno, Maria Malì, Gabriella Niero, Giorgio Pilla, Paolo Rizzi, Andrea Savio, Nicola Sene, Ruggero Sicurelli, Ottorino Stefani, Hannelore Schwaiger, Paolo Tieto, Alberto Trivillin, Roberto Tropeani e Natale Zaccuri.

La sua opera è presentata nella “Biblioteca del collezionismo d’arte”, edizioni “La Fenice 2000”; nel catalogo “Arte contemporanea italiana 1945–1995”; in “Arte contemporanea italiana 1996-1997”, “Arte contemporanea italiana 1997-1998”, edizioni De Agostini; nei “Cataloghi dell’arte moderna” n. 45 e n. 46, Edizioni Giorgio Mondadori, 2010 e 2011. È inoltre presente nel testo storico “Arte Triveneta, dal barocco alle ultime ricerche del duemila” a cura di Ottorino Stefani, edizioni d’arte Ghelfi, oltre ad altri cataloghi e monografie.

Sue opere sono presenti in “libri d’artista” collettivi che fanno parte delle collezioni del Museo d’arte Contemporanea di Ca’ Pesaro e della Biblioteca Marciana di Venezia.

Milo Bianca abita ed ha studio a Fonte (TV) in via San Nicolò, 15 con Tel. 0423 949118
e-mail: milobi34@gmail.com

www.artistitrevigiani.it/bianca_milo
atelier-aperto.deviantart.com/gallery/